Una città-laboratorio intelligente, connessa, automatizzata. Ai piedi del Monte Fuji. È il nuovo progetto di Toyota, annunciato al CES 2020: si chiamerà Woven City (Città intrecciata), e sarà un prototipo di città del futuro – un condensato di intelligenza artificiale, sensori, mobilità autonoma. Uno «sciame di tecnologia», come l’ha definita l’architetto danese Bjarke Ingels, capo progetto di Woven City, che con il suo studio, Bjarke Ingels Group (BIG), ha progettato le sedi centrali Google a Mountain View in California e a Londra. I lavori sono iniziati il 23 febbraio alle 11, con la cerimonia d’inaugurazione, chiamata Jichinsai.

«Costruire una città completa dalle fondamenta, anche su piccola scala come questa, è un’opportunità unica per sviluppare le tecnologie del futuro, compreso un sistema operativo digitale per le infrastrutture della città – ha spiegato Akio Toyoda, presidente della Toyota Motor Corporation -. Con persone, edifici e veicoli tutti collegati e in comunicazione tra loro attraverso dati e sensori, saremo in grado di testare l’intelligenza artificiale connessa… sia nel mondo virtuale che in quello fisico… massimizzandone il potenziale».

Toyota ha in programma accogliere a Woven City i dipendenti della Toyota Motor Corporation e le loro famiglie, le coppie in pensione, i rivenditori, gli scienziati in visita e i partner del settore. Inizialmente è prevista una popolazione di 2000 persone, che andrà ad aumentare man mano che il progetto si evolve.

La cerimonia di inaugurazione, Jichinsai

Sostenibilità energetica e ambientale

La città è progettata per essere completamente sostenibile, con edifici realizzati per lo più in legno per ridurre al minimo le emissioni di CO2, utilizzando le tradizionali tecniche di falegnameria giapponese combinate con metodi di produzione robotizzati. I tetti saranno provvisti di pannelli fotovoltaici per generare energia solare oltre a quella generata dalle celle a combustibile a idrogeno. Toyota prevede di tessere gli esterni di tutta la città con vegetazione autoctona e idroponica. I parchi di quartiere, il grande parco centrale per lo svago così come la piazza centrale per gli incontri sociali, sono progettati per riunire la comunità. Toyota ritiene che incoraggiare il legame umano sarà un aspetto altrettanto importante di questa esperienza.

La mobilità

Il masterplan della città prevede tre differenti destinazioni d’uso per le strade: solo per i veicoli più veloci, dedicato a velocità inferiori come mobilità personale e pedoni ed infine per percorsi assimilabili alle passeggiate nei parchi esclusivamente pedonali. Queste tre tipologie di strade si intrecciano a formare una griglia organica che aiuta ad accelerare la verifica dell’autonomia. Per spostare i residenti attraverso la città, solo veicoli completamente autonomi e a emissioni zero saranno consentiti sulle principali vie di comunicazione. A Woven City e in tutta la città, gli e-Pallet autonomi Toyota saranno utilizzati per il trasporto e le consegne, così come negozi itineranti.

La domotica

Le residenze saranno dotate delle più recenti tecnologie di domotica per assistere la vita quotidiana. Le case utilizzeranno l’intelligenza artificiale basata su sensori per controllare la salute degli occupanti, prendersi cura delle esigenze di base e migliorare la vita quotidiana, creando l’opportunità di utilizzare la tecnologia connessa con integrità e fiducia, in modo sicuro e positivo.

Domenico Lanzilotta

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