La loro immatricolazione nel 2020 ha superato quella di auto a benzina, diesel e ibride. Si parla di vetture elettriche non in Italia, né in Europa, dove purtroppo siamo ben lontani da questi standard, bensì in Norvegia. Un caso di mercato unico al mondo, dove il 54 per cento delle auto vendute si caricano “alla spina”, con un forte incremento dal 42 per cento registrato nell’anno precedente (dati ente nazionale di informazioni sul traffico stradale, OFV).

Perché il paese scandinavo si scosta così tanto dal resto d’Europa? Di base c’è un buon senso civico e ambientalista insito nella popolazione, ma il grosso l’hanno fatto le iniziative pubbliche. Da anni il governo incentiva tramite sussidi e agevolazioni l’acquisto di questo tipo di mezzi, perseguendo una sostenibilità ambientale ritenuta trainante per l’economia del paese. L’obiettivo dichiarato nel 2016 è quello di portare a zero le vendite di auto a benzina e diesel entro il 2025.

Le macchine elettriche, inoltre, sono state escluse dalle tasse previste per tutti gli altri veicoli. I parcheggi sono ovunque gratuiti per i veicoli elettrici, così come le strade a pedaggio. Infine la scelta del governo di avviare finanziamenti per il rafforzamento delle infrastrutture di ricarica ha attirato successivi investimenti da parte dei privati.

Il caso Olandese

Segue a ruota l’Olanda, dove il governo ha avviato un percorso legislativo che ha come obiettivo la messa al bando delle tradizionali auto a benzina e gasolio a partire dal 2025. La proposta di legge, avanzata dai rappresentanti del PdvA (Partito Laburista) con l’appoggio dei liberaldemocratici del D66, i verdi del GroenLinks, ChristenUnie, SP e Kuzu-Ozturk, ha ricevuto un primo parere positivo da parte del Parlamento de L’Aia.

Anche qui i dati parlano chiaro: già nel 2015 in Olanda una macchina su dieci vendute era elettrica. Inoltre Amsterdam, con le sue mille stazioni di ricarica, è la città con la maggiore densità di colonnine. Nell’intero 2020 le auto elettriche hanno coperto il 21% del mercato nei Paesi Bassi, ma lo scorso dicembre, le auto elettriche hanno toccato l’incredibile quota del 69%, con vendite totali di oltre 30 mila unità in un solo mese.

A invogliare la popolazione al cambio sono sempre gli incentivi, che andranno avanti, a scalare, fino al 2025, anno in cui il Paese, secondo le dichiarazioni del Governo, dovrebbe essere diventato “full electric”. Lo stato dà 4.000 euro per tutti i veicoli a batteria con un prezzo di listino compreso fra 12 mila e 45 mila euro e un’autonomia minima di 120 km. Per le auto usate l’incentivo scende a 2 mila euro.

Ma per passare a una mobilità completamente “alla spina” è necessaria innanzitutto un’infrastruttura capillare. A tal proposito Total ha appena annunciato che realizzerà in Olanda la più grande rete pubblica di colonnine di ricarica. La rete avrà fino a 20.000 nuovi punti di ricarica e servirà 3,2 milioni di persone, il 15% di tutta la domanda olandese di ricarica per i veicoli elettrici. Utilizzerà inoltre solamente fonti di energia rinnovabile per alimentare i suoi punti di ricarica per le auto elettriche.

Giulia Cimpanelli

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