Piccolissime foreste sparse nei centri città che offrono riparo alle specie autoctone, creano ombra e assorbono CO2, insomma, creano un ecosistema. In Europa stanno iniziando a comparire un po’ ovunque, ma l’apripista è l’Olanda, che ne ospita ben 144. Secondo IVN Nature Education, l’organizzazione che sta conducendo il progetto, entro fine anno ce ne saranno più di 200.
L’impatto sull’ambiente
Come ha riportato il National Geographic, io dati della Wageningen University, che ha condotto uno studio sulle mini-foreste di città, parlano chiaro. Sulle 11 prese in esame hanno identificato ben 636 specie animali tra uccelli, insetti, piccoli mammiferi e 298 specie vegetali cresciute spontaneamente. Tutte specie che normalmente si trovano in città, ma che in queste zone naturali hanno trovato rifugio e riparo da automobili e cemento.
Anche sul fronte dell’assorbimento del CO2 si sono comportate egregiamente: le mini-foreste studiate hanno catturato nel 2020 una media di 127,5 Kg di anidride carbonica. L’efficienza è dipesa molto dall’età della foresta: una delle più vecchie – piantata a Zaanstad – ne ha assorbiti 631 Kg, una delle più giovani – complici gli atti di vandalismo – solo 4,3 Kg. I ricercatori hanno predetto che una foresta matura di 250 metri quadri dovrebbe riuscire a sottrarre dall’atmosfera una media di 250 Kg di CO2.

Da un TED Talk alle città del mondo
L’idea delle mini-foreste nasce da Akira Miyawaki, botanico giapponese, che negli anni ’70 proponeva questo metodo per rigenerare aree degradate. Piantando diversi giovani alberi autoctoni vicini, entrerebbero in competizione per la luce, crescendo più velocemente. Poi si piantano anche arbusti ed essenze, seguendo le leggi della natura. Il metodo Miyawaki è poi stato reso popolare da Shubhendu Sharma, in un TED Talk del 2014, dove raccontava la sua sperimentazione, prima nel suo giardino, poi nella fabbrica Toyota in cui lavorava come ingegnere. Poi ha provveduto a fondare un’azienda per riforestare le città, e ha reso open-source i suoi metodi, così che ognuno possa creare una mini-foresta a casa propria.
Da allora, l’idea ha preso piede in tutto il mondo: l’azienda di Sharma, Afforestt, ha piantato mini-foreste in più di 44 città. Piccoli spazi verdi simili, sempre sull’impronta del metodo Miyawaki stanno nascendo in Pakistan, in India e in vari paesi dell’Europa.
Giacomo Porra
Foto: Afforestt.com