L’ingegneria civile sta facendo passi avanti per cercare di sviluppare nuovi strumenti e metodi per prevenire eventi sismici e terremoti. Un esempio lo è la sensoristica, sempre più utilizzata per il monitoraggio dinamico o statico delle strutture. E i dati, d’altronde, non mentono: secondo l’INGV, solo in Europa, in meno di 20 di vent’ anni, i terremoti hanno provocato danni economici per 29 miliardi di euro, 95.189 persone senza più una casa, 3.103 feriti e 701 morti.
Ma se predire con esattezza l’avvento di un fenomeno sismico violento non è ancora possibile, proteggere gli edifici ad alto rischio per evitare crolli e danni a cose e persone, invece, lo è.
Questa è la mission della startup milanese ISAAC Antisismica, fresca vincitrice del Klimahouse Prize 2020 nella categoria ‘Startup’, durante la fiera Klimahouse Digital Edition di Bolzano: proteggere la sicurezza, il benessere e il comfort delle persone, tramite l’applicazione di tecnologie non invasive e semplici da adottare.

Fondata nel 2018 dall’ingegnere meccanico Alberto Bussini, ISAAC è specializzata nello sviluppo di soluzioni intelligenti per la protezione sismica e il monitoraggio strutturale. “Durante un terremoto il vero problema è come gli edifici reagiscono alle scosse. I fabbricati vecchi, quelli costruiti prima delle nuove normative antisismiche, non rispondono efficacemente al fenomeno, rischiando di subire danni e crolli, mettendo a repentaglio la vita di chi li abita”, spiega la startup.
Il nocciolo della loro idea sta tutta qua: secondo la prassi, gli edifici esistenti costruiti prima del 1974 dovrebbero essere ristrutturati dal punto di vista della sicurezza, utilizzando tecniche tradizionali che hanno però un punto debole, quello di dover essere sempre studiate ad hoc per ogni singolo edificio, aumentando i costi, i tempi e l’invasività dell’intervento.
La tecnologia
È per questo che ISAAC ha brevettato I-Pro 1, la prima tecnologia standard e modulare, adatta a proteggere sismicamente edifici di piccole e medie dimensioni. Viene definita ‘one-size-fits-all’, perché adatta per qualsiasi tipo di edificio. Un’invenzione che ha stregato la giuria di esperti del Klimahouse Prize presieduta da Niccolò Aste, docente del Politecnico di Milano. Il funzionamento è semplice: basta installarlo sul tetto dell’edificio per farlo entrare in funzione in autonomia, e in caso di terremoto si attiverà – grazie ad un algoritmo – contrastando le oscillazioni della struttura evitando così possibili danni. “Esercitando un’importante quantità di forze sul tetto dell’edificio I‑Pro 1 riduce al minimo l’oscillazione della costruzione in caso di terremoto grazie ad un significativo effetto di smorzamento. I‑Pro 1, infatti, grazie al suo sistema di comando centrale, registra il movimento dell’edificio attraverso dei sensori di movimento montati sulle pareti dell’edificio e calcola in tempo reale la quantità di forze che deve erogare sulla costruzione per ridurre al minimo i danni ed evitarne il crollo”, racconta la startup.
E i benefici di questo prodotto sono multipli, in primis per il portafoglio: proteggere sismicamente l’edificio significa poter godere di benefici fiscali, dell’aumento del valore immobiliare dell’edificio, della riduzione del premio assicurativo. L’installazione non invasiva permette poi di ridurre i tempi per la messa a punto dell’intervento, e non n richiede lo sgombero degli edifici; residenti e proprietari di immobili possono continuare ad usufruire del loro bene. Infine, I-Pro 1, permette un monitoraggio costante dell’edificio grazie ad un sistema di sensori che registra 24 ore su 24 il movimento della terra permettendo di identificare possibili anomalie, richiedere interventi di manutenzione e ridurre il tempo necessario per l’analisi di agibilità post-sisma.

La startup
ISAAC si propone come player di riferimento nel mercato delle costruzioni per la fornitura di tecnologie smart per la protezione sismica e monitoraggio di edifici e infrastrutture.
Oltre al primo posto al Klimahouse Prize, ISAAC è stata riconosciuta come una delle startup più promettenti d’Italia, e può vantare importanti partnership con il mondo della ricerca tecnologica e dell’innovazione, promuovendo la cultura della prevenzione e rendendo accessibile la possibilità di proteggere il patrimonio edilizio esistente, il comfort e la vita di tutti coloro che lo abitano.