Attraverso una tecnologia proprietaria dotata di intelligenza artificiale, la startup aiuta aziende e PA a proteggere i propri asset
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Mine Crime è una tech company che rientra nell’Innovation District di City Vision 2023, la community di aziende che collaborano con la Pubblica Amministrazione e che si potrà incontrare agli Stati Generali delle città intelligenti l’11 ottobre a Padova. Nello specifico, Mine Crime è un software as a service che, attraverso una tecnologia proprietaria, raccoglie, sistematizza e analizza i dati sugli illeciti urbani, sia penali sia amministrativi, all’interno del proprio database. Non solo le aziende, ma anche le PA hanno asset da proteggere, come immobili e infrastrutture, e tutelarli richiede anzitutto una conoscenza del territorio e investimenti per redigere piani di gestione del rischio.
Fondata nel 2021, la sede operativa del progetto Mine Crime è a Milano. In portfolio conta 16 clienti, di cui 13 corporate e 3 PMI seguiti da un team di otto persone. Come ha spiegato il Ceo Giacomo Salvanelli “in Italia non esiste ancora una cultura open data su crimine e degrado urbano. Con Mine Crime sappiamo di poter dare un contributo importante, ad esempio sul dove avvengono più di frequente gli incidenti stradali”. A City Vision abbiamo più volte parlato del tema dati e PA. “Per una amministrazione poter avere accesso a modelli di rischio previsionali e capire come potranno svilupparsi sacche di rischio, fenomeni di degrado e problemi sarebbe senz’altro importante”.
Una volta avuto accesso alla piattaforma di Mine Crime, il cliente può consultare la dashboard con mappe da esplorare, statistiche e modelli. A rendere questo possibile c’è l’intelligenza artificiale, utilizzata nel campo della risk analysis. L’obiettivo di Mine Crime, in ambito smart city, è di posizionarsi come primo osservatorio digitale consultabile geograficamente, grazie a mappe interattive aggiornate in tempo reale.
Il servizio di Mine Crime è attivo in 2 Paesi e conta 27 milioni di eventi geolocalizzati su criminalità e degrado urbano, dai furti agli incendi, da reati violenti fino al terrorismo. La rappresentazione degli eventi e dei modelli di rischio è automatica. L’utente ha la possibilità di customizzare la propria esperienza, adattandola alle proprie esigenze, grazie ai numerosi filtri. Con questa fotografia dinamica dello spazio urbano gli amministratori hanno uno strumento in più nella fase di decision making, anche in un’ottica di ottimizzazione delle risorse da investire.
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