Quando si parla di mobilità, l’intermodalità sta a significare che, nello spostarsi dal punto A al punto B, il cittadino utilizza più di un mezzo di trasporto. Ad esempio bici e treno, oppure automobile e monopattini elettrici grazie a parcheggi scambiatori posizionati nelle zone più periferiche. Le combinazioni sono diverse e tante più sono tanto più le persone sono incentivate a lasciare il mezzo privato in garage. Tra gli obiettivi da traguardare per una transizione davvero ecologica, il capitolo trasporti è decisivo per la qualità della vita dei centri urbani. In Germania, per tutta l’estate, il governo ha deciso di fissare il prezzo degli abbonamenti a treni regionali e e mezzi pubblici a 9 euro al mese. Si è trattato sì di un investimento in spesa pubblica – 2,5 miliardi di euro – che però sta dando ottimi risultati in termini di calo delle emissioni e riduzione del traffico nelle ore di punta.

A City Vision dedicheremo una parte del prossimo appuntamento proprio all’intermodalità. Se sei interessato a partecipare in presenza al prossimo City Vision Talk Mobilità a Procida, il 26 settembre, puoi inoltrare la tua richiesta. Con sindaci, assessori e aziende toccheremo una questione complessa, che deve riguardare anche le abitudini dei cittadini. Investire sull’intermodalità significa coinvolgere, per esempio, le aziende della micromobilità per mettere a disposizione dei cittadini monopattini elettrici ed ebike nei quartieri; c’è poi il nodo ciclabili e infrastrutture per rendere comodi e veloci gli spostamenti in sella. Ma non sempre è sufficiente l’impegno delle amministrazioni: con chi gestisce l’offerta ferroviaria bisogna dialogare per dotare sia le stazioni di parcheggi sicuri per biciclette, sia le carrozze di spazi dove assicurare le due ruote.

Nel campo dell’intermodalità pensiamo anche alle potenzialità delle cabinovie urbane, attive in tutto il mondo. Vi abbiamo parlato del caso di Tolosa, in Francia, dove Téléo è stata inaugurata come la più estesa cabinovia urbana d’Europa. Anche in questo caso il calo delle emissioni si aggiunge alla riduzione delle tempistiche negli spostamenti. Chiudendo poi sui mezzi pubblici come bus e tram, la misura messa in campo in Germania ha raccolto il sostegno anche in Italia, dove alcune amministrazioni si sono mostrate interessate. A Roma, ad esempio, il sindaco Roberto Gualtieri ha avanzato l’ipotesi di replicare quel modello.

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