Scommettere sull’unione tra i comuni, investire nelle competenze digitali, adottare un nuovo approccio culturale (oltre che infrastrutturale). Sono solo alcune delle leve da attivare per consentire anche ai più piccoli comuni italiani di diventare delle “smart cities”. Ne abbiamo parlato con Michele Pianetta, vicepresidente di ANCI Piemonte con delega all’Innovazione e alle Smart Cities, e vicesindaco di Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo. «Dobbiamo creare un dialogo nuovo e immediato con i cittadini e offrire servizi innovativi e accessibili per tutti. Ogni altro modello sarebbe antistorico» – afferma Pianetta. Per riuscirci, serve un doppio sforzo: la pubblica amministrazione deve aprirsi al mondo dell’innovazione, ma anche start-up e innovatori devono essere pronti a dialogare con la PA. Una doppia sfida. Ci riusciranno? 

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